Circolare 1/2023

31 gennaio 2023

Circolare 1/2023

 Gentili Clienti,

             a partire da quest’anno, lo studio invierà alcune circolari informative a fronte di novità legislative che possano comportare vantaggi per le aziende, al fine di richiamare la vs attenzione su opportunità volte ad avvantaggiare la partecipazione a bandi di gara ovvero a ridurre i costi di gestione aziendale.

Il primo tema che affronteremo sarà quello della “Parità di genere” e dei vantaggi previsti per le aziende virtuose.

La Legge 162 del 5 novembre2021 ha approvato, come noto, alcune importanti modifiche al Codice delle Pari Opportunità, incidendo sugli articoli 20, 25, 46 ed introducendo l'articolo 46 bis.

In sintesi, viene previsto l'obbligo per le aziende pubbliche o private che occupino più di 50 dipendenti e la mera facoltà per quelle che ne occupino in misura inferiore, di redigere, a mente dell’art. 46 bis del Codice, un Rapporto (in modalità esclusivamente telematica attraverso la compilazione del modello pubblicato sul sito del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali) che indichi:

-        il numero dei lavoratori occupati di sesso femminile e di sesso maschile;

-        il numero di lavoratori di sesso femminile e maschile eventualmente assunti nel corso dell'anno;

-        le differenze tra retribuzioni iniziali dei lavoratori di ciascun sesso;

-        l'inquadramento contrattuale e la funzione svolta da ciascuno, anche con riferimento alla distribuzione tra part time e full time;

-        l'importo della retribuzione complessiva corrisposta, delle componenti accessori del salario, delle indennità anche collegate al risultato, dei bonus e di ogni altro beneficio in natura ovvero di qualsiasi altra erogazione che siano stati eventualmente riconosciuti a ciascun lavoratore.

La Legge prevede inoltre l'obbligo di inserire nel Rapporto informazioni e dati sui processi di selezione, di reclutamento, sulle procedure utilizzate per l'accesso alla qualificazione professionale e alla formazione manageriale, sugli strumenti e sulle misure resi disponibili per promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la presenza di politiche aziendali a garanzia di un ambiente inclusivo e sui criteri adottati per le progressioni di carriera, nonché l'obbligo di accesso al Rapporto da parte dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali. 

A partire dal 1° gennaio 2022 è stata istituita la Certificazione della parità di genere, al fine di accertare le politiche aziendali adottate per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.

Per l'anno 2022, alle aziende private che siano state in possesso della certificazione di cui all'articolo 46 bis, è concesso l'esonero dal pagamento dei complessivi contributi previdenziali in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di euro 50.000 annui per ciascuna azienda.

Inoltre è riconosciuto alle aziende private in possesso al 31.12 dell'anno precedente della Certificazione della parità di genere, un punteggio premiale per la valutazione da parte di Autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli interventi sostenuti.

Per il biennio 2020-2021, il termine di trasmissione del rapporto è scaduto il 30 settembre 2022 ma per il biennio in corso 2022-2023 il termine di scadenza per la trasmissione al Ministero del lavoro da tenere presente è il 30 Aprile 2024.

Per quanti volessero approfondire, lo studio è a disposizione in un'ottica di collaborazione e confronto con gli altri consulenti dell'Impresa (Commercialisti e Consulenti del Lavoro).

Molto cordialmente

                                                                                                                      M.A.C.

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